Storia sentimentale dell'astronomia
I bastoncelli sono più sensibili alla luce, per eccitarli bastano pochi fotoni, ma vedono in bianco e nero. I coni funzionano bene solo se c’è una
Pagina 10
Storia sentimentale dell'astronomia
Tra il cristallino e la retina c’è il corpo vitreo, una gelatina incolore e trasparente che riempie il globo oculare mantenendo la giusta pressione
Pagina 10
Storia sentimentale dell'astronomia
Il rapporto va avanti per qualche tempo, poi, minacciato dai pettegolezzi, si attenua. A renderlo più difficile c’è prima una lunga permanenza di
Pagina 105
Storia sentimentale dell'astronomia
rassicurare gli scettici c’è la “expertise” di Paolo Galluzzi, direttore del Museo, e della soprintendente al Polo Museale fiorentino Cristina
Pagina 106
Storia sentimentale dell'astronomia
di critica letteraria, narrativa, storia, politica, spettacoli, architettura, musica. Tra le eredità dell’Anno internazionale dell’Astronomia c’è la
Pagina 109
Storia sentimentale dell'astronomia
di quei terreni. C’era più cultura nella famiglia della donna che aveva sposato: il fratello di Hannah era un canonico laureato a Cambridge.
Pagina 111
Storia sentimentale dell'astronomia
egli stesso fare da assistente a un compagno di stanza. Tra le sue incombenze c’era anche quella di vuotargli il vaso da notte. Non che fosse in
Pagina 113
Storia sentimentale dell'astronomia
sarebbero né astronomia né astronomi. Nel cuore della rodopsina c’è il retinale, una sorta di molecola nella molecola. È il retinale ad avviare la serie
Pagina 12
Storia sentimentale dell'astronomia
, cultore di un superficiale enciclopedismo ante-Enciclopedia dei Lumi, ideatore di macchine visionarie. C’è chi gli attribuisce anche la lanterna magica
Pagina 126
Storia sentimentale dell'astronomia
Tra i pochi scienziati con cui Newton non riuscì a litigare c’è Edmond Halley: troppo fedele, troppo devoto, tanto generoso da pagargli le spese di
Pagina 128
Storia sentimentale dell'astronomia
: con sospetta modestia, Kircher evita ogni riferimento alle sue attività scientifiche, artistiche, intellettuali. Nelle ultime pagine c’è la
Pagina 128
Storia sentimentale dell'astronomia
” seguite da ramificazioni lunghe un centinaio di metri. Le pareti erano dipinte a colori: 400 figure rappresentano cavalli, bisonti, tori, cervi, e c
Pagina 14
Storia sentimentale dell'astronomia
Indicata con c – iniziale del latino celeritas – la velocità della luce è una costante universale che, tra l’altro, sta alla base della relatività
Pagina 141
Storia sentimentale dell'astronomia
Tornando a Gian Domenico Cassini, sul fronte osservativo, c’è ancora da registrare, nella primavera del 1692, la scoperta di una strana “luce
Pagina 143
Storia sentimentale dell'astronomia
, matematica geniale e traduttrice dei Principia. Lo accompagnò in Lapponia il giovane e brillante matematico Alexis C. Clairaut (1713-1765), noto anche
Pagina 158
Storia sentimentale dell'astronomia
maggiori scienziati dell’epoca, tra i quali c’era anche il torinese Lagrange. E qui la vicenda assunse connotati epici.
Pagina 162
Storia sentimentale dell'astronomia
comporta una parallasse di 22 millesimi di secondo d’arco. Non c’era speranza di poterla misurare tre secoli fa. Ma dato che Eltanin si avvicina a noi
Pagina 169
Storia sentimentale dell'astronomia
cimitero Sainte-Catherine, andarono dispersi nella ristrutturazione urbana del 1857. Tra i 72 nomi di scienziati incisi sulla Tour Eiffel c’è anche il
Pagina 174
Storia sentimentale dell'astronomia
A (temporaneo) sigillo dell’intera vicenda c’è un’ultima data da annotare: il 13 novembre, quando alla Royal Astronomical Society di Londra
Pagina 185
Storia sentimentale dell'astronomia
Tra le vittime c’è il giovane Camille Flammarion, alle prime armi come ricercatore ma già famoso per i libri con cui attirava all’astronomia migliaia
Pagina 187
Storia sentimentale dell'astronomia
le notti. Al secondo posto c’era l’Astrologo imperiale, che osservava gli astri, e specialmente il pianeta Giove, per trarne auspici. Al terzo
Pagina 19
Storia sentimentale dell'astronomia
Pare incredibile, ma ancora a metà dell’Ottocento mancava una prova diretta della rotazione della Terra. C’era l’aberrazione della luce trovata da
Pagina 191
Storia sentimentale dell'astronomia
, cioè di quella forza che tende a mantenere un corpo nel suo stato di quiete o di moto. Sotto, c’è l’identità, supposta da Einstein e finora mai
Pagina 195
Storia sentimentale dell'astronomia
un passo oltre. Collocò termometri nei vari colori e anche uno al di là del rosso, dove non si vedeva luce. Il termometro salì. Dunque c’era una
Pagina 213
Storia sentimentale dell'astronomia
segnalato le righe designate C e F da Fraunhofer come caratteristiche dell’idrogeno. Nel 1869 durante un’eclisse totale di Sole ancora Janssen scoprì
Pagina 217
Storia sentimentale dell'astronomia
parte l’udito. Nel 1892 varca l’Atlantico per osservare un’eclisse totale di Sole in Spagna. Mentre c’è, gira l’Europa armata di macchina fotografica
Pagina 226
Storia sentimentale dell'astronomia
enormemente più abbondanti. In particolare, nelle stelle c’è un milione di volte più idrogeno che sul nostro pianeta. Che le stelle siano fatte
Pagina 234
Storia sentimentale dell'astronomia
La relatività ristretta era nata, anche se la pubblicazione porterà un titolo dimesso: «Sull’elettrodinamica dei corpi in movimento». Alla base c
Pagina 242
Storia sentimentale dell'astronomia
La “costante cosmologica” rappresenta una sorta di “gravità negativa” che anziché far contrarre l’universo lo fa espandere. Ma non c’è traccia
Pagina 248
Storia sentimentale dell'astronomia
c’erano.
Pagina 25
Storia sentimentale dell'astronomia
Altri scienziati, invece, quel ronzio l’avevano previsto (è il caso George Gamow) o lo stavano cercando. Tra questi, c’erano Peebles e Wilkinson
Pagina 256
Storia sentimentale dell'astronomia
nel tempo. Cinquemila anni fa c’era Thuban, nella costellazione del Drago, oggi c’è la Polare nella costellazione dell’Orsa Minore, tra 14 mila anni
Pagina 27
Storia sentimentale dell'astronomia
Al Caltech la sua mente era un vulcano in eruzione. Spesso aveva idee bizzarre, ma sulla quantità c’era sempre qualcosa di buono e in forte anticipo
Pagina 272
Storia sentimentale dell'astronomia
All’inizio però non c’era interesse a captare “rumori cosmici” ma semmai a eliminarli. Questo orientamento aveva, qualche anno dopo, anche Karl
Pagina 273
Storia sentimentale dell'astronomia
avviene per la luce delle stelle: benché emettesse una grande quantità di energia, 3 C 273 doveva quindi essere quasi puntiforme.
Pagina 277
Storia sentimentale dell'astronomia
telescopio da 5 metri, il più grande del mondo, se esistesse in quella punto della costellazione della Vergine un oggetto luminoso. C’era, sembrava una
Pagina 277
Storia sentimentale dell'astronomia
C’è dunque un sacco di materia invisibile. Ma quanta? E di che cosa è fatta?
Pagina 285
Storia sentimentale dell'astronomia
: quindi anche nel vuoto più perfetto c’è energia che dev’ essere conteggiata.
Pagina 287
Storia sentimentale dell'astronomia
È un silenzio che suscita molte domande, alcune più da filosofi che da scienziati. Siamo disperatamente soli? E se c’è qualcuno, perché tace? O forse
Pagina 298
Storia sentimentale dell'astronomia
Luna e la Terra si limitano a rifletterla (in quel tempo c’era ancora chi lo negava).
Pagina 38
Storia sentimentale dell'astronomia
del sistema eliocentrico. Accanto alla scritta brilla un Sole d’oro circondato da sei pianeti tra i quali c’è anche la Terra, definitivamente spodestata
Pagina 48
Storia sentimentale dell'astronomia
convenuto che cadesse il 21. C’era inoltre un errore di quattro giorni nella determinazione della Luna nuova in base al ciclo di Metone ai fini di
Pagina 49
Storia sentimentale dell'astronomia
, sultano degli Ottomani. Il sultano aveva ottant’anni e quindi c’erano buone probabilità di azzeccarla. Giunse la notizia che effettivamente il
Pagina 52
Storia sentimentale dell'astronomia
Osservatorio di Uraniburg (città del cielo), attrezzato con i migliori strumenti dell’era pretelescopica. Al piano superiore del “castello celeste” c’erano
Pagina 54
Storia sentimentale dell'astronomia
C’era un problema: la sfera che trasportava Marte intersecava quella del Sole. Neo tollerabile: Tycho si era liberato delle sfere grazie alle
Pagina 55
Storia sentimentale dell'astronomia
(1805-1875), è che il mandante sia stato Cristiano IV, re di Danimarca (1577-1648). C’è infatti il sospetto che Cristiano sia nato da una avventura
Pagina 57
Storia sentimentale dell'astronomia
Questa la versione ufficiale. Ma intorno alla fine di Tycho Brahe c’è un giallo. Le spoglie dell’astronomo, sepolto a Praga nella chiesa di Tyn, nel
Pagina 57
Storia sentimentale dell'astronomia
improvvisamente in cielo, e questa volta pronto a seguirne l’evoluzione con altrettanto stupore c’era il suo erede all’Osservatorio di Praga, Johannes Kepler.
Pagina 59
Storia sentimentale dell'astronomia
Galileo e anche lui aveva provato a disegnarla. Ma nei suoi schizzi (il più antico è del 26 luglio 1609 e il cannocchiale ingrandiva sei volte) non c’è
Pagina 76
Storia sentimentale dell'astronomia
stata al centro. Si comporta cioè da tolemaico. Non c’è da stupirsi se i conti non tornavano. Quando Galileo incomincia a fare i calcoli mettendo il
Pagina 98